La nuova rimessa dei tram lascia il segno nel quartiere di Budafok a Budapest
La funzionalità sposa l’architettura all’insegna della razionalità e dà vita ad una nuova “dimora” per 50 tram
Con il suo appariscente tetto giallo la nuova rimessa permea di sé il quartiere di Budafok a Budapest. Qui la funzionalità si sposa con un’architettura razionale, a metà strada fra tradizione e modernità. L’edificio è stato concepito dall’architetto ungherese Ákos Takács, direttore creativo del gruppo CÉH. La nuova rimessa è stata realizzata a 100 anni di distanza dalla precedente e offre una “dimora” a 50 tram.
I trasporti pubblici giocano un ruolo di rilievo nella capitale ungherese: il 60% degli abitanti di Budapest si serve dei mezzi quotidianamente per recarsi al lavoro. Di conseguenza il governo va di continuo espandendo la rete di collegamenti. La vecchia rimessa ormai non aveva più la capienza necessaria per ospitare i nuovi rotabili. «Qualsiasi costruzione si origina dalla concorrenza del materiale, dell’architettura, della funzione e della forma. Queste quattro componenti devono essere in armonia fra loro, benché una possa anche prevalere sulle altre. Per esempio, nel caso di un monumento, è la forma che conta, mentre per una rimessa dei tram è più importante la componente funzionale», sottolinea Ákos Takács, che con il nuovo deposito ha comunque voluto «tener viva la tradizione».
Non è detto che la città debba essere sempre grigia
Il colore “giallo traffico” del tetto richiama la livrea dei tram di Budapest e si fa segnale di progresso. La forma, ispirata alla scocca dei tram, lascia comunque spazio alle interpretazioni individuali. «Il colore è un elemento essenziale del progetto. Fin dall’inizio sapevo che la copertura sarebbe dovuta essere sgargiante. Non è detto che la città debba essere sempre grigia, anzi, un po’ di colore può contribuire al benessere di tutto il tessuto circostante. E siccome i tram di Budapest sono giallo traffico abbiamo scelto questo colore anche per la rimessa», racconta l’architetto spiegando la sua idea. «Uno stesso oggetto risveglia diverse sensazioni nelle persone, e questo è anche l’obiettivo del progetto. La nuova rimessa fa effetto, ed è bene che sia così. Spero che piaccia anche alle persone che vivono in questo quartiere», sottolinea Takács.
Qualità e stabilità
Il gruppo CÉH è stato fondato 27 anni fa e oggi opera a livello internazionale nell’ambito delle costruzioni civili. Negli ultimi anni ha realizzato progetti non solo in Ungheria, ma anche in Azerbaigian, Nigeria e Pakistan. CÉH non occupa soltanto architetti, ma anche ingegneri civili, meccanici ed elettrotecnici. «Il nostro lavoro, come d’altronde la nostra impresa, sono sinonimi di qualità, progettazioni affidabili e di stabilità», sottolinea Takács.
Prefalz dal colore speciale
Per la copertura della rimessa di Budapest sono stati impiegati elementi Prefalz a doppia aggraffatura in alluminio dello spessore di 0,7 mm di colore “giallo traffico”. «Il materiale a marchio PREFA è risultato rispondere perfettamente ai nostri requisiti estetici e tecnici, in più ci è stata garantita la fornitura nella tonalità di colore speciale da noi scelta. Un ulteriore fattore per noi è stata la durabilità del materiale», racconta l’architetto. Le opere di posa sono state affidate all’impresa ungherese Horex, un’azienda di lunga tradizione nel settore. L’impresa non è nota soltanto per i suoi progetti di grandi dimensioni, ma anche per la complessità delle sue opere ornamentali: «Le nostre commesse vanno da costruzioni ex novo al recupero di Beni Culturali. Operiamo in tutta l’Ungheria, ma abbiamo lavorato anche a progetti a Madrid e in Francia oltre che al rifacimento della facciata del Municipio di Vienna», racconta l’amministratore Zoltán Reznicsek, alla guida di Horex in terza generazione. Il progetto ha visto l’impegno di circa dieci dei suoi dipendenti.
Scheda prodotto: Prefalz
Materiale |
alluminio preverniciato, spessore 0,7 mm |
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Colore |
colore speciale P.10 giallo traffico |
Peso |
ca. 2,3 kg/m² |