Kirche und Bibliothek zeitgemäss verbunden

L’ingresso principale conduce in una sala dal soffitto alto, realizzato con volta a crociera rovesciata e irregolare. Le pareti in cemento a vista si innalzano verso l’alto, mentre una libreria a tutta altezza in acciaio nero conferisce profondità alla sala. Nonostante la facciata in vetro e alluminio più scura, l’interno ha un aspetto leggero e arioso grazie alle facciate in vetro che lasciano penetrare una calda luce. Il pavimento in cemento rosso levigato si armonizza perfettamente con il colore dei vecchi muri della chiesa. Comunque ci si muova nell’edificio, si scopre sempre un dettaglio o un materiale che offre una nuova interpretazione dei parametri originali della Chiesa Rossa. 

Gli angoli della nuova costruzione corrispondono esattamente alle fondamenta poligonali della Chiesa e il tetto inclinato verso l’interno richiama le diverse superfici inclinate dell’edificio esistente. Come la facciata, anche la copertura è stata accuratamente progettata e realizzata con pannelli compositi in alluminio PREFABOND. I pannelli compositi in alluminio PREFABOND sul tetto rappresentano una soluzione su misura che richiede una copertura impermeabile sottostante. La soluzione adottata per questo progetto era un telo per sottotetto. La continuità visiva uniforme conferisce all’edificio un aspetto “monolitico” e lo colloca in modo chiaro tra la Chiesa neogotica e la biblioteca neoclassica. La Chiesa stessa è stata ristrutturata nel rispetto del protocollo per gli edifici storici e si presenta oggi con mattoni rossi, legno di qualità e una grande sala centrale con volta a crociera e navate laterali con volte a stella; qui possono avere luogo eventi per un massimo di 250 persone.

La nuova costruzione è stata realizzata da Petr Duda e dalla sua impresa OHL ŽS+STRABAG, fondata nel 1990. La sfida maggiore è stata proprio quella di unire, nell’ordine dei centimetri, le tolleranze della struttura portante in acciaio con l’involucro in vetro e i pannelli compositi in alluminio PREFABOND, realizzati invece con precisione millimetrica. Il team - composto da cinque persone - ha posato in totale circa 750 metri quadri di pannelli compositi di forma trapezoidale, che dovevano essere in parte piegati e fissati. La lavorazione è precisa e, secondo Duda, è stata efficacemente messa in risalto dalle tonalità di colore PREFA.

Per Petr Duda questo progetto dimostra quanto la struttura, i materiali e l’architettura siano interdipendenti. Egli descrive la costruzione come un’opera nella quale ogni dettaglio doveva stare perfettamente al suo posto, affinché la struttura in acciaio e i pannelli PREFABOND realizzati con precisione potessero formare un involucro armonioso. Per lui, l’edificio è un perfetto esempio della fiducia che è necessaria per unire tra loro materiali complessi e ottenere alla fine un risultato duraturo.